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Henry James
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Nato da una ricca famiglia di intellettuali, fratello del filosofo e psicologo William James e della scrittrice Alice James, Henry James (New York, 1843 - Londra, 1916) è stato uno scrittore, commediografo e critico letterario. Dopo frequenti viaggi in molti paesi europei in gioventù (che fornirono molto materiale ai suoi romanzi), James nel 1876 si trasferì in Inghilterra, pur ritornando in America più volte fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, dopo il quale prese definitivamente la cittadinanza britannica.
Fu autore molto prolifico: in tutto scrisse ventidue romanzi (di cui due incompiuti), centododici racconti, letteratura di viaggio, biografie e autobiografie, oltre ad alcune opere teatrali e a un larghissimo numero di saggi e articoli.
Contribuì significativamente alla critica letteraria coniando la teoria secondo cui gli scrittori debbono presentare, attraverso le loro opere, la propria visione del mondo; in questo senso è significativa la sua opera di romanziere: l’uso del punto di vista, del monologo interiore e dei vari tipi di narratore ebbe un’enorme influenza sul romanzo novecentesco.
Tra le sue opere più celebri: Daisy Miller (1878), Ritratto di signora (1881), Il carteggio Aspern (1888), Che cosa sapeva Maisie (1897), Il giro di vite (1898), La bestia nella giungla (1903). Tra il 1907 e il 1909 le sue opere furono pubblicate a New York in un’edizione in ventiquattro volumi contenenti importanti Prefazioni scritte dall’autore.
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