Gianfranco de Turris, giornalista e scrittore, ha lavoro prima al GR della Mezzanotte, poi al GR2 e infine nella redazione cultura del giornale radio della RAI-Radio Televisione Italiana (1983-2009) dove ha ideato e condotto per 400 puntate la trasmissione culturale L’Argonauta (2003-2012), Premio Saint-Vincent per il giornalismo nel 2004.
Si occupa da sempre di letteratura dell’Immaginario come lettore, critico, direttore di riviste e collane di libri. Ha curato l’edizione italiana di centinaia di romanzi e saggi stranieri, ha organizzato decine di antologie di racconti italiani a tema, ha pubblicato sedici libri di cui la metà dedicata al fantastico, sia di narrativa che di saggistica.
In particolare è stato uno dei primi a parlare in Italia di H.P. Lovecraft e J.R.R. Tolkien. Di quest’ultimo si è interessato sin dal 1967, ha curato l’edizione italiana di Monster and the Critics (Il Medioevo e il Fantastico, Bompiani, 2003), del romanzo postumo I Figli di Hurin (Bompiani, 2007) e de La saga di Sigurd e Gudrun (Bompiani, 2009); ha scritto l’introduzione del Dizionario dell’universo di J.R.R. Tolkien (Bompiani, 2003) redatto dalla Società Tolkieniana Italiana, della cui rivista “Minas Tirith” è direttore, e de Il Maestro della Terra di Mezzo di Paul A. Kocher (Bompiani, 2011). Con Sebastiano Fusco ha scritto un testo teatrale, Ricordi di un Hobbit, messo in scena per la prima volta alla Casa del Jazz di Roma il 14 febbraio 2012.
Di Lovecraft, spesso in collaborazione con Sebastiano Fusco, si è occupato sin dagli anni Settanta del Novecento pubblicando sue opere per l’editore Fanucci, e nel 2007, in occasione del settantesimo anniversario della morte dello scrittore, ha curato vari testi a lui dedicati: l’antologia di tutti i racconti con protagonista Randolph Carter (Il Guardiano dei Sogni, Bompiani, 2007), un’ampia scelta delle lettere (L’orrore della realtà, Mediterranee, 2007), due antologie di racconti italiani ispirati a HPL (Il mondo di Lovecraft, Alacràn, 2007; Nel nome di Lovecraft, Bottero, 2008), un volume di racconti, saggi e fumetti (Da Arkham alle stelle, Bottero, 2008), nonché ha scritto l’introduzione ai suoi sonetti tradotti e curati da Sebastiano Fusco (Gli orrori di Yuggoth, Barbera, 2007). In seguito un volume con tutta la produzione critico-fantastica dello scrittore americano: Teoria dell’orrore (2ª ed. ampliata: Bietti, 2010).
Tra i suoi libri: H.P. Lovecraft (La Nuova Italia, 1979) e L’ultimo demiurgo (Solfanelli, 1989) con Sebastiano Fusco; poi una storia del genere fantastico: Le vie dell’Immaginario (Biblioteca di Riva del Garda, 1997), una serie di scritti tra narrativa, fumetti e cinema: Orrori di fine Millennium (Il Torchio, 1998), un’altra su mito e fantastico: Il drago in bottiglia (Ibiskos, 2007) e tutte le sue collaborazioni 1988-1995 alla rivista di fumetti L’Eternauta: Cronache del fantastico (Coniglio, 2009). Ma anche due libri di narrativa: Il silenzio dell’Universo (Solfanelli, 1988), poi in edizione ridotta per le scuole (Futuro anteriore, Psiche e Aurora, 2013), e Il vecchio che camminava lungo il mare (Solfanelli, 1990; 2ª ed., Tabula fati, 2013).
Ha curato fra molte altre cose: il primo testo moderno di ucronia, If di J.C. Squire del 1931 (Se le cose fossero andate diversamente, Corbaccio, 1999), una antologia di fantascienza italiana fra Ottocento e Novecento (Le aeronavi dei Savoia, Nord, 2000), una storia della fantascienza in Italia (Cartografia dell’Inferno, Biblioteca di Verona, 2002; 2ª ed. ampliata: Elara, 2012), un romanzo di fantascienza futurista del 1921 (La fine del mondo di Volt, Vallecchi, 2003) ed una famosa antiutopia, Anthem di Ayn Rand del 1938 (Antifona, Liberilibri, 2003), due antologie di storia alternativa italiana i (Se l’Italia, Vallecchi, 2005, 2ª ed.; Altri Risorgimenti, Bietti, 2011), una antologia di racconti fantascientifico-fantastico-orrorifici sulla Capitale (Roma fantastica, Alacràn, 2007), una antologia di investigatori dell’occulto italiani (Investigare l’ignoto, Alacràn, 2008), due antologie di racconti catastrofici italiani (Apocalissi 2012, Bietti, 2012; Cronache del Neocarbonifero, Bietti, 2013).
È direttore responsabile del trimestrale di cultura “Antarès” (Bietti) e del bimestrale "Dimensione Cosmica" (Tabula fati).