Don Ferdinando Rancan, nasce a Tregnago il 14 giugno 1926. Sacerdote della diocesi di Verona si distinse per la sua vita di preghiera e di sofferenza, portata sempre con grande serenità e dignità.
     Entrato giovanissimo nel seminario vescovile di Verona, dovette subire una grande prova che lo vide catapultato a Roma dove conseguì la laurea in scienze Naturali e dove entrò provvidenzialmente in contatto con l’Opus Dei che muoveva i suoi primi passi dalla Spagna, diventandone membro.
     Rientrato poi a Verona e terminati gli studi teologici, fu ordinato sacerdote nel 1953 dedicandosi per parecchi anni all’insegnamento nel Seminario diocesano e nei Licei della città. Svolse il suo ministero sacerdotale come parroco presso la parrocchia dei Santi Apostoli in Verona, quindi come collaboratore del parroco presso la chiesa di Sant’Eufemia. Sacerdote diocesano e membro della Famiglia spirituale dell’Opus Dei che portò a Verona.
     Don Ferdinando trovò nel Sacrificio Eucaristico quotidiano quella forza soprannaturale che sempre lo accompagnò anche nei momenti più difficili tanto che, alla fine della sua vita, in un momento di risveglio dal coma, pronunciò le sue ultime parole “portatemi a casa perché voglio dire la Messa”. La celebrò qualche ora dopo in cielo il 10 gennaio 1917.
     Tra le sue pubblicazioni: Dove cielo e terra si incontrano (1980), Ricevi questo anello (1984), Il senso del vivere (1994), La moneta del tempo (1998), Fiori di melograno. Frammenti di diario (1999), Il senso del vivere. Uomo, tempo, eternità (2000), Là dove cielo e terra si incontrano. La preghiera e la Messa nella vita del cristiano (2003), In quella casa c’ero anch’io. Una risposta alle menzogne su Gesù Cristo ( 2005) tradotto in lingua spagnola: Yo también vivia en esa casa (2008), La Madonna racconta... Confidenze della Vergine Maria ai suoi figli (2016), La moneta del tempo. Un calendario per l’anima (2016), Ricevi questo anello. Il matrimonio via privilegiata per la santità (2017), Innamorato del cielo (2017), Un somarello e la sua storia (2018).
     Su di lui ha scritto Ermanno Tubini, don Ferdinando Rancan. I luoghi, i volti, le stagioni (2022).